martedì 3 dicembre 2013

SAPESSI DIRE NO

Che non sarebbe stato un ordinary day lo avevo già intuito dalla mattina, quando con una telefonata l'idraulico mi avvertiva che non sarebbe riuscito a passare da casa per controllare il guasto alla caldaia. E così le alternative che mi si sarebbero prospettate una volta uscita da lavoro erano o andare dai miei oppure cercare un letto libero da qualche amica.
Per non parlare poi del tempo: freddo e pioggia, pioggia, pioggia.
A fine giornata, dopo un paio di proposte scartate causa umore grigio come il cielo, decido di andare dai miei...il camino acceso e un buon libro mi sembrano un'ottima scelta per isolarmi dal mondo.
Prima di arrivare a destinazione decido di fermarmi in un'enoteca vicino l'ufficio per comprare un vino che piace tanto a mio padre, così possiamo gustarcelo insieme mentre lui mi chiede consigli di lavoro e poi farà puntualmente di testa sua. Siamo così uguali in questo. Ed è per questo che ho deciso di non lavorare con lui. Sarebbe sicuramente una discussione continua.
Con questi pensieri in testa entro nel negozio, distratta non mi preoccupo dei clienti che stanno valutando alcune annate. Mi dirigo a colpo sicuro verso la sezione dei rossi piemontesi quando sento una voce chiamare il mio nome. Mi fermo. No, non può essere lui. Ma quella voce ripete ancora il mio nome, più vicina. Sento la sua presenza alle spalle. Devo voltarmi per forza, non ho vie di uscita..a meno che non voglia nascondermi dentro una botte di rovere. Faccio un respiro profondo, e dopo sette mesi incontro di nuovo il suo viso, il suo sorriso, i suoi occhi. Non avevo più pensato a lui, era un ricordo archiviato in memoria, una storia chiusa, un sentimento che non c'è più. E in effetti, dopo un primo momento di imbarazzo nel salutarci,  riacquisto il controllo di me stessa perchè in fondo non è lui che occupa i miei pensieri.
Davanti ai vini piemontesi parliamo del tempo, del lavoro, parliamo di tutto per non parlare di noi...fino a che una tipa più bionda dentro che fuori ci interrompe con la sua voce squillante "Raagaaazziiiiiiii che ne dite di fermavi per una degustazione? Tanto piove, è una brutta serata..dove state meglio di qua?" Sto per ribattere che sprofondata in poltrona davanti il camino acceso, con indosso una comoda tuta invece che di quel fastidioso tubino che mi sale in continuazione sarebbe una soluzione decisamente migliore per me, quando lo stronzo mi precede accettando l'invito dell'oca giuliva. Sorride a lei che se ne va felice sculettando, e guarda serio me incassando con noncuranza il mio labiale.
La serata passa in fretta, mi sorprendo a guardarlo e a non provare niente di tutto quello che invece mi aveva travolto mesi fa. Il vino ci rilassa, scivolano parole e sguardi, risate e mani che si sfiorano. E' così naturale poi accettare il suo invito a continuare la serata con lui, a casa sua come se niente fosse successo, come se il nostro passato non fosse mai esistito. Respirare di nuovo l'odore di quelle stanze, ma questa volta con più leggerezza, senza amore, essere lì solo per la voglia di esserci, per andare avanti, per non pensare. Libera e con la mente vuota. Come lo ero un tempo, come lo sono di nuovo.
Ed è  altrettanto naturale lasciarmi baciare da quella bocca che non è la sua, che nessuna bocca sarà mai più come la sua, ma ho la mente vuota e li voglio quei baci, e me li prendo tutti. Non c'è amore quando ci spogliamo, ma solo urgenza e voglia di godere.
E così sono sopra di lui, e lui è dentro di me. E le sue mani ovunque sulla mia pelle a disegnare percorsi senza pudore, dalle mie natiche fino al seno e poi giù, tra le gambe a toccarmi, a farmi scappare un gemito di puro piacere. Mi accascio sul suo petto, continuando a muovermi piano su di lui per godermi quei movimenti lenti che scandiscono un ritmo sensuale, languido da cui ci lasciamo trasportare. 
Poi le sue mani mi afferrano le braccia e stretta in quella presa mi ritrovo con il suo peso addosso, i suoi baci sono avidi adesso, le spinte più forti. Fa scorrere le sue labbra sul mio seno, che prima succhia per poi passare a mordere piano, il che mi si ripercuote immediatamente all’inguine. Persa nel piacere quasi non mi accorgo che la sua mano è scivolata sul collo e piano stringe. Affondo i miei occhi nei suoi, due pozze scure in cui mi sono già persa altre volte. Mi bacia con irruenza, mentre si prende tutto di me, anche il mio respiro. Mi spezzo in mille frammenti, lasciandomi portare via dai suoi affondi fino a goderne insieme. Chiudo gli occhi dimenticandomi di me stessa mentre lui mi stringe forte, mi stringe forte e non soffoco. Mi stringe ed io sono ancora una volta sua.


Ma sempre meglio di una sera d'inverno contro la città 
non ti sembra?


17 commenti:

  1. Ecco come risolvere il problema degli idraulici latitanti: frequentare le enoteche...:-)

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    1. Ahahah!! Ti trovano il modo alternativo per scaldarti! :)

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  2. Mi intrometto di nuovo... se nessuno dei due ha detto ne "ti voglio bene" ne "ti amo" stai apposto altrimenti sei RO-VI-NA-TA!

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    1. No, niente frasi del genere. Nonostante il vino, posso dire con certezza che qualche parola è volata, ma non era né "ti voglio bene" né "ti amo" :) Quindi sono salva :)

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  3. ah! Lasciarsi trasportare solo dal piacere, dalla carne! Che meraviglia!
    Spero solo che tu non abbia una ricaduta. Per esperienza diretta e indiretta una storia che finisce una volta, è difficile che vada bene una seconda o una terza. Una storia che finisce può trasformarsi in un altro tipo di relazione, ma è difficile che ritorni come prima e soprattutto che duri.
    Comunque complimenti per la serata "alternativa" frequenterò anch'io di più le enoteche :)
    Un bacio :)

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    1. In effetti in enoteca è già la seconda volta che mi capita di fare incontri interessanti :) Comunque sia non credo ci siano possibilità di intraprendere una relazione con lui. Io per prima non ne ho voglia. Preferisco tenermelo come jolly da usare quando ho la caldaia che non va!
      Bacio a te ;)

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  4. Dire di no, a volte, è difficile.. A volte è così difficile che non ne vedi ragione, in effetti e finisci con il dire di sì perché "beh, perché no?".
    Ed è meglio così.. E' meglio viverla quella stanza senza amore, quella notte di sola passione, piuttosto che addormentarsi sul libro in poltrona a casa, magari pensando che forse, se avessi accettato ..chissà...
    I sogni sono sempre una caricatura della realtà. Il più delle volte è meglio evitare di sbatterci contro.

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  5. leggendo il tuo racconto ho avuto un dejà vu...più di uno pensandoci bene, con l'unica eccezione della caldaia :)
    alla fine avete ottenuto ciò che entrambi volevate...memento audere semper!
    ...grazie per aver condiviso tutto questo!
    Un bacio

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    1. Devo un favore all'idraulico per non essere potuto venire ad aggiustare la caldaia :)
      Grazie a te per essere passato di qua!

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    1. No, infatti ci devo ritornare. A tal proposito potrei andarci stasera..se CASUALMENTE tu passassi da quelle parti...

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  7. Ciao cara, capisco benissimo cos'hai provato...l'uomo che avevi nel cuore ti ha delusa e hai trovato consolazione con un ex...niente di strano e soprattutto niente di male...anche a me e' successo: un ex con cui puntualmente tornavo a letto ogni volta che un nuovo lui mi deludeva...il problema in quel caso e' che non riuscivo a viverla con leggerezza...perché di fatto, ero ancora molto presa da lui...ma per lui era solo buon sesso alla fine...e a me non bastava...ma se tu riesci a scindere il legame dal piacere di trovarsi cosi'..approfittane quanto vuoi. ^_^ Mi spaventa solo un po' il discorso del "soffocamento"...avrei sempre paura che lui possa stringere il collo troppo forte...baci

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    1. Ciao guapa, diciamo che una base di affetto c'è..con lui così come con gli altri uomini che mi capita di frequentare. Raramente riesco a fare sesso fine a se stesso..e se è così sono storie giusto di una sera. Però ecco, so per certo che con lui non andrò mai oltre un rapporto di amicizia, se così lo possiamo chiamare, e va bene. E' quello che voglio. Per quanto riguarda l'altro discorso, lui è una persona di cui mi fido e che conosco..ad uno sconosciuto non glielo permetterei mai..perchè il confine tra stringere piano con una mano e stringere troppo, magari con due mani è molto sottile. Comunque avevo le mani libere, quindi avrei potuto reagire in qualsiadi momento :) . A lui piace avere il controllo, e con quella mano sul collo mi ha voluto dire che in quel momento ero sua e che non potevo andare da nessun altra parte, non solo con il corpo ma soprattutto con la mente.
      Ti abbraccio!!!

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  8. Risposte
    1. Se intendi che ho avuto fortuna ad incontrarlo sì, ho avuto culo. Se intendi altro spiegati meglio :)

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