martedì 31 luglio 2012

FANTASMI DI CARTA



Mi sono arrivate le tue lettere 
come messaggi sopravvissuti 
ad un mondo che 
non esiste 
più.

martedì 17 luglio 2012

NOTTE DI MEZZA ESTATE

Adesso che sono più lucida e razionale posso anche raccontare cosa è successo quella sera d'estate di 4 anni. Lo faccio per me, mi piace cullare quel ricordo romantico e tremendamente intenso come non lo era il sesso da un pezzo a quella parte.

Eravamo all'inaugurazione di una struttura, cerimonia molto formale con persone odiose. Mentre sorseggio il mio bicchiere di champagne (diciamo che faccio finta di berlo, non mi piace per niente lo champagne..vuoi mettere un bell'americano...ah..buono!), LUI mi si avvicina e mi dice "senti io me ne andrei anche da qua, vuoi un passaggio fino alla tua auto?" Magari è una scusa vecchia quanto il cucco ma in quel momento non gli ho nemmeno fatto finire la frase che già avevo posato il bicchiere, preso la mia borsetta, sussurrato un generico arrivederci e puntavo dritta verso l'uscita. E lui ridendo mi seguiva.

In macchina abbiamo parlato del più e del meno, come sempre durante l'anno di lavoro che ci ha visti più volte fare viaggi insieme. Non c'era nessun segnale nell'aria, se non un certo feeling di pensieri. Ma io ero tranquillissima e lucida. Lo champagne era rimasto tutto nel bicchiere.

Arrivati alla mia auto (lasciata nel parcheggio sotterraneo dell'ufficio..si, lo so..troppo facile così..troppo facile!!) lo ringrazio e gli dico buonanotte. Lui mi guarda e mi chiede di dirglielo anche in francese e in inglese e in spagnolo..e in tutte le lingue che conosco..Sono perplessa, non capisco (sicuramente lui invece capiva benissimo) e quando gli chiedo il motivo, lui avvicinandosi verso di me mi sussura "così questo momento durerà ancora un po' " e, senza nemmeno darmi il tempo di dire o fare qualcosa, mi prende il viso tra le mani e mi bacia.
Da lì in poi è stato tutto un groviglio di mani, lingue, vestiti tolti in fretta, pelle, profumo, piacere..mi sentivo così piccola avvinghiata a quel suo corpo possente, con le sue mani grandi su di me ad avvolgermi in un abbraccio da cui ho rischiato più volte la dipendenza.
Quando tutto è finito, quando siamo tornati due corpi distinti, ogni parola detta sarebbe stata fuori luogo..riempo il silenzio con un lungo bacio, poi mi rivesto in fretta e salgo sulla mia auto.

Arrivata a casa mi butto nel letto così, ho il suo odore addosso. Ho l'odore del suo sesso.



MILANO IN MACCHINA UNA SERA CHE PIOVE


 ..posso parlarti
poi di nuovo toccarti
ancora io e te
faccia a faccia..

venerdì 13 luglio 2012

MA QUANTO TEMPO E ANCORA..


Oh pofferbacco! Ho lasciato questo blog appena nato…c’ho scritto su tre post del cavolo e poi l’ho buttato nel dimenticatoio. Il fatto è che forse sto cercando di mettere la parola fine alla mia storia (clandestina, si) con lui, e sottolineo mia perché credo che alla fine a lui gliene sia sempre importato il giusto.
Ecco, mi detesto perché sono incazzata, e se sono incazzata vuol dire che..vuol dire che la mia razionalità è andata a farsi benedire. Almeno per oggi, o almeno fino a che non arriverò alla fine di questo lunghissimo periodo premestruale.

Sono un architetto e lui l’ho conosciuto 4 anni fa sul lavoro (dite che succede sempre così?) . Il primo anno siamo state due persone impeccabili e molto professionali. Niente lasciava presagire quello che sarebbe accaduto esattamente un anno dopo, in una calda notte d’estate.

No, ma avete notato il modo in cui lo sto raccontando? Troppe emozioni, troppo coinvolta. Non si raccontano così quelli che in realtà sono stati dei bei momenti di puro sesso.

Adesso ho bisogno di una doccia, e se non posso avere le sue mani sulla mia pelle, vorrà dire che stasera mi accontenterò delle mie dita.