martedì 21 gennaio 2014

E' COMPLICATO

Noi donne vogliamo l'avventura ma poi cerchiamo l'amore.
(Oppure il contrario).


Is this how you play the game
Giving your hand away
When I’m all in and still you roll the dice
And I’m your sacrifice

venerdì 17 gennaio 2014

IL PIACERE PIU' BELLO


Senti, ora basta discorsi a vanvera.
Vieni qua e baciami.
E infilami le mani sotto il maglione.

Le parole che mi escono dalla bocca sorprendono anche me, ma è da un’ora che siamo qui a parlare senza nemmeno sfiorarci e la voglia di sentirlo addosso non riesco più a gestirla.

Lui reclina la testa di lato, mi fa uno dei suoi sorrisi e poi si alza. E viene da me. Si piega per baciarmi e mentre mi bacia sento le sue mani farsi strada sotto la maglia.
Esattamente come volevo.
Ricambio il bacio, e avida mi avvinghio a lui che piano mi fa sedere sul tavolo e mi sfila la maglia.

Stai comoda e lascia fare a me.

Me lo sussurra nell’orecchio, per poi continuare la discesa sulla mia pelle con la bocca: collo, spalle, seno. E lingua sui capezzoli che lecca, bacia, succhia.
Lo lascio fare, godendomi le sue attenzioni. E’ il suo modo di prendersi cura di me.
La sua discesa verso il mio piacere continua sulla pancia, sulle anche. Lo osservo, mentre finisce di spogliarmi, sfilandomi piano anche le mutandine.
Dio quanto mi piace questo momento.
E lui lo sa, ed è bellissimo il modo in cui guardandomi mi dice tutte quelle cose che di lì a poco mi farà.
Allargo le gambe, in un invito che non ha bisogno di essere formulato. Si prende tutto il tempo necessario a farmi impazzire di voglia, baciandomi le gambe con una lentezza disarmante.
E poi, finalmente, la sua bocca arriva al centro del mio piacere: le sue labbra, la sua lingua che si fa strada tra i miei umori. E con le mani tra i capelli, lo tengo lì tra le mie gambe perché vorrei che non smettesse mai, che non andasse mai via, nemmeno quando ormai i sospiri sono gemiti, la schiena si inarca e il piacere mi esplode nella testa.

Calda.
Bagnata.
Sua.

Per accoglierlo dentro di me adesso. Per sentirlo muovere, per sentire il mio sapore sulla sua bocca mentre mi bacia. Per sussurragli tra le labbra che lo voglio, che è necessario, che è urgente, con le mani che graffiano la schiena, le bocche che si consumano le labbra e gli occhi che si cercano, pozze di piacere senza fine a condividere l’attimo più intimo, il piacere più bello che due persone possono donarsi.


"We’re lying on the moon
It’s a perfect afternoon"

venerdì 10 gennaio 2014

UN PO' COSI'

Oggi sono un po' nervosa. Sarà perchè è 10 giorni che non lo vedo e qualche giorno che non faccio sesso. Ma oggi un po' lo odio. Lui mi ha detto che mi ama, io gli ho detto che non lo so. Che in qualche modo devo salvarmi il cuore o almeno quello che ne resta. 
Perchè alla fine le cose non si aggiusteranno mai, perchè continuerò sempre ad essere la sua amante e a vederlo quando ci sono le giuste congiunzioni astrali, e quando non si può devo trovare il modo di arrangiarmi diversamente. E non è che il modo non lo trovi...è solo che quando ho voglia di lui, sono le sue mani quelle che vorrei sentire sulla mia pelle e non quelle di un altro. Odio accontentarmi. Anche se chi mi accontenta mi fa sempre godere.
Però oggi è un giorno un po' così. Tra il malinconico e l'incazzato. 
Mi dovrò accontentare.