lunedì 21 maggio 2012

LA GENESI – parte prima


Scusate se la prendo larga, ma per me è necessario riesumare quello che io ritengo sia stato il momento in cui ho capito che il sesso puro e semplice facesse decisamente al caso mio.

Avevo 18 anni ed ero appena sopravvissuta alla mia prima esperienza di “fidanzatino geloso”, mollato su due piedi perchè era più appiccicoso di un chewing gum attaccato sotto la scarpa..eh no baby, non sono fatta per darti conto anche delle volte che vado a fare pipì. Adieu.
 Stavo ancora cercando di capire come avevo fatto a mettermi appresso una piattola del genere, quando una sera decido di seguire i miei ad una festa organizzata dai colleghi di mio padre “Dai Eva, vieni con noi. Ti divertirai sicuramente, ci sono anche i ragazzi della tua età. Fidati.” E così decisi di fidarmi…ma per precauzione mi portai dietro un libro da leggere.
A quella festa conobbi Marco, qualche anno più di me, nuotatore e molto simpatico. Inutile dire che il libro se ne restò buono buono in borsa, ero troppo impegnata a cercare di capire che tipo si nascondesse dietro quegli occhi neri come la notte e la risata contagiosa. Per farla breve nacque una bella amicizia, o almeno quella era l’intenzione dato che sarebbe stato imbarazzante far nascere qualcosa di più tra figli di colleghi..troppe complicazioni. E io non ne avevo voglia. Già.  Non ne avevo voglia finchè una sera lui decise di baciarmi, io decisi di non tirarmi indietro e ci ritrovammo avvinghiati a fare del buon sesso.
La cosa fantastica è che “dopo” non ci annodammo in discorsi su quello che sarebbe stato. No..tornammo a parlare tranquillamente, come fanno due amici. E così è stato: la nostra amicizia è andata avanti in parallelo anche quando o io o lui decidevamo di complicarci la vita con relazioni amorose. E alla fine ammettevamo sempre che non c’era storia: il sesso tra amici restava sempre il migliore perché vissuto senza troppi pensieri. E a me piaceva tanto fare sesso con il mio amico.

martedì 15 maggio 2012

PRECISAZIONE DOVUTA

Sono sempre stata allergica ai legami, e nutro un'avversione notevole verso qualsiasi forma di possessività. Ho il fastidioso difetto di stancarmi facilmente (specialmente di un uomo) e così prediligo i rapporti poco impegnativi, che ho sempre trovato con uomini già impegnati (con altre).

Bella stronza direte voi. Eh, grazie vi dico io. Ma mica sono l'unica. Anzi..per un certo verso invece sono una di quelle rare donne che non pretendono niente (o quasi...) dall'uomo già impegnato. Non voglio che questo faccia pazzie per me (tipo lasciare compagna e magari anche figli!! Vade retro!!), non voglio essere inondata di messaggi, telefonate, mail, non voglio promesse (tanto poi non riuscirebbero a mantenerle)..è solo un rapporto leggero, rassicurante per certi versi. Ognuno ha e si deve mantenere i propri spazi. Chiaro?

Certo, magari fosse così semplice. E' un gioco pericoloso quello dell'attrazione, che non perdona. Il che vuol dire che qua troverete post incoerenti tra di loro, a volte vi sembreranno addirittura scritti da un’altra persona. Da una donna innamorata per intendersi.

Comunque, la "precisazione dovuta" è che le relazioni clandestine sono due, e non una. Ma il titolo del blog mi piaceva di più al singolare. Anche io ho le mie fisse, che ci volete fare.