Milano, festa di Natale di un'azienda.
Voglia di andarci zero, tanto ogni anno è la solita manfrina di gente
ipocrita che si fa gli auguri. Ma per lavoro si affrontano anche queste
serate. Sono consapevole del fatto che potrei incontrarlo, ma mi affido
alla sorte con la speranza che sia dalla parte opposta del globo oppure,
se questo è chiedere troppo, spero tanto di riuscire a mimetizzarmi tra
la gente. Proprio per questo scelgo il più sobrio degli abiti, un
tubino nero e un paio di scarpe con il tacco non troppo alto..che
altrimenti rischierei di svettare sugli altri e addio dono
dell'invisibilità.
Arrivo astutamente
quando il salone è già pieno di gente, saluto un paio di persone, butto
giù un paio di aperitivi e poi inizio a studiare la situazione: non c'è
traccia del nemico, quindi posso azzardare ad intrattenermi con dei
colleghi abbassando un po' la guardia.
A
metà serata non ci penso già più, contro ogni aspettativa ho incontrato
della gente abbastanza simpatica da farmi volare il tempo...e da farmi
riempire la vescica. Attraverso il salone zigzagando tra le persone,
alla ricerca di un bagno che ovviamente si trova dalla parte opposta.
Prego che sia libero e per fortuna lo è. Oltre che la mia vescica, mi
ringrazia pure la mia testa per averla allontanata dal caos festoso del
salone, così decido di prolungare un po' la sosta per potermi sistemare
un po' il trucco in santa pace. Cipria, fard e un po' di rossetto rosso
per ravvivare il tutto ed il gioco è fatto: sono pronta per tuffarmi di
nuovo nella folla. Go! Apro la porta del bagno assorta nei miei pensieri
(come sempre del resto) e appoggiato alla parete di fronte c'è LUI, è
serio ma quando mi vede la sua bocca si allarga in un sorriso..al
contrario di me che resto impalata sulla porta. "Eva, finalmente". "Finalmente un corno"
penso io mentre lo vedo avanzare verso di me. Non voglio affrontarlo,
non di nuovo, non stasera, non così. Non ce la faccio. L'unica cosa
sensata che mi viene in mente è quella di fare dietro front nel bagno e
chiudermi la porta alle spalle. Due giri di chiave e sono salva. O
quasi. Lui è dietro quella porta, e con voce calma mi dice di aprire, di
non fare la bambina, che mi aspetterà anche tutta la notte se
necessario e che non si muoverà di lì fino a che non aprirò la porta. E
conoscendolo so che lo farà. "Tanto prima o poi dovrai arrenderti a tutto questo" e capisco che non si riferisce solo al fatto che dovrò uscire dal bagno.
Aspetto
10 minuti, lui ha smesso di parlare..sento solo la musica che arriva
dal salone e le risate della gente che si sta divertendo..o almeno così
sembra a me, che come una stupida me ne sto barricata nel bagno. Magari
se adesso esco dal bagno lo prendo alla sprovvista e riesco a scappare.
Magari. Ma non è che ci posso fare giorno lì dentro, e purtroppo non
arriva nemmeno nessuno a salvarmi. Quindi faccio un respiro, apro la
porta e..e lui è lì davanti. Cerco di evitarlo, ma lui mi prende per le
spalle e mi trascina dentro, portandomi contro il muro. Mi dice che mi
devo calmare, che deve dirmi delle cose, che non posso fuggirgli sempre
così. "Eva io voglio te, voglio te e solo te. E lo so che avrei
dovuto dirtelo prima, che avrei dovuto dimostrartelo in altro modo..ma
lo sai anche te che non potevo". Vorrei dargli uno schiaffo, ma sono bloccata dalla sua presa e allora decido di ferirlo con le parole "Non
è che non potevi. Semplicemente non volevi. O meglio: non hai le palle
per lasciare la tua famiglia, cosa che tra l'altro io non ti ho nemmeno
mai chiesto di fare. Sono sempre stata consapevole di quello che
rappresento per te: io per te sono solo il capriccio di un uomo di quasi
50 anni che si porta a letto una ragazza per sentirsi ancora giovane,
perchè tu hai paura del tempo che passa inesorabile. Tu non accetti la
tua età. Ecco come stanno le cose." I suoi occhi si fanno due
fessure di ghiaccio, la bocca tesa. Mi lascia le spalle, e piantandomi
gli occhi dentro ai miei mi chiede se è davvero quello che penso di lui.
"Sì" è la mia risposta, e spero che non abbia avvertito la mia voce tremare. "Ok. Allora vai, ti lascio libera. Probabilmente hai ragione te."
Apro la porta, voglio andarmene via da lì, sento gli occhi riempirsi di lacrime e non voglio che lui mi veda. "Probabilmente hai ragione te, Eva. Ma io ti amo."
IO TI AMO. Quante volte avrei voluto dirgli quelle parole, e tutte le
volte le ho sempre ricacciate dentro e tenute per me, perchè un'amante
non può avere la pretesa dell'amore da un uomo sposato..E quelle parole
le ho respinte, ho disimparato a dirle perchè non potendole dire a lui a
chi altro avrei potuto dirle? E adesso è lui a dirle a me, così se le
lascia scivolare dalla bocca e me le urla quasi. E io tutto questo non
lo sopporto più. Torno verso di lui e gli mollo uno schiaffo dicendo che
non ha il diritto di dirmi quelle parole, che lui non può dirmele, che
lui non mi ama, che deve smetterla di fare il brutto e il cattivo tempo
nella mia vita e mentre gli sputo addosso tutte questo lui mi
prende il viso tra le mani e mi bacia. Detesto questa sua prepotenza nel
farlo, il suo modo di prendersi tutto quello che vuole. Ma sono di
nuovo con le spalle al muro, bloccata dalla sua bocca che si fa spazio
nella mia e le sue mani che mi bloccano i polsi. Sono furiosa e
frastornata, ricambio il suo bacio con rabbia, mordendogli le labbra
quasi a fargli male. Mi lascia i polsi e inizia ad accarezzarmi da sopra
il vestito, prendendo il seno tra le mani prima e scendendo sui fianchi
poi fino a trovare il pizzo delle autoreggenti e da lì a risalire fino
alle mie mutandine come a riprendere un percorso conosciuto, gesti che
sono rimasti in memoria e mai dimenticati. Le sue dita scorrono lungo il
bordo del tessuto e si insinuano sotto, per accarezzare, per entrare
piano dentro di me e sentire il calore liquido del mio godere. Tra baci e
mani ci lasciamo guidare dall'urgenza di averci, avvinghiata ai suoi fianchi lo lascio entrare
in me per essere di nuovo una cosa sola, per goderci e per spaccarci il cuore perchè non sappiamo fare diversamente. Sento pronunciare il mio nome all'infinito, come una nenia che si
mescola ai miei sospiri e mi piace sentirlo così, tra la carne e il
cuore, fino al culmine, fino a quando non è più possibile trattenerlo,
fino a quando vengo e lui con me.
"Non andare via, passala con me questa notte e resta anche domani, ti prometto che parleremo di tutto e troveremo una soluzione" lo sento dire con il viso nascosto tra i miei capelli. "Non lo so se c'è una soluzione a tutto questo. E non sono nemmeno sicura di volerla trovare. Ma adesso portami via di qui, che ho ancora voglia di te."
dipinto di Jack Vettriano
"Amarti m'affatica mi svuota dentro
Qualcosa che assomiglia a ridere nel pianto
Amarti m'affatica mi da malinconia
Che vuoi farci è la vita
E' la vita, la mia"
Qualcosa che assomiglia a ridere nel pianto
Amarti m'affatica mi da malinconia
Che vuoi farci è la vita
E' la vita, la mia"
Alcune persone sono come una droga: creano dipendenza, ti attraggono, soprattutto quando vuoi smettere, perché sai che non puoi mai smettere veramente.
RispondiEliminaSì, lui è la mia droga. Ho cercato di disintossicarmi, di dimenticarlo, di innamorarmi di altri uomini pure. Ma a lui non c'è rimedio. Lui non passa.
RispondiElimina"Alcune cose rimangono sempre le stesse. Altre, invece, cambiano"
Elimina-cit.-
Sai bene che puoi essere solo tu a mettere la parola fine. E potrai farlo solo e se il tuo amore si affievolirà. Testa e sensi confliggono spesso. Fino a quando uno dei due non prende il definitivo sopravvento.
RispondiEliminaMagari tutta questa situazione mi stancherà. Anzi, lo spero proprio perché non posso vivere in balia dei suoi ritorni. Però per ora è il cuore che comanda..
EliminaBuon Natale!!!
Buon Natale cara. E' vero, ci sono persone che fanno il bello e il brutto tempo nella nostra vita. Ho avuto una storia simile, un'attrazione fatale ma senza la possibilita' di costruire niente di concreto. Ho tenuto duro per anni (quasi 7) poi ho mollato. Era sesso fantastico, era vertigine pura...ma poi dopo mi lasciava sempre un grande vuoto...e io volevo di piu'...una persona che amasse me e volesse stare davvero con me...non solo a letto ogni tanto, per quanto bello...
RispondiEliminaSpero che tutto possa andare come desidera il tuo cuore...un bacio...
Grazie. Spero tanto di trovare una soluzione che faccia stare bene me. Con o senza di lui. Anche se adesso rinunciare a lui mi spaccherebbe il cuore.. ti abbraccio!
EliminaAlla fine credo che sia sempre l'istinto il modo migliore per vivere certe situazioni.
RispondiEliminaLa Ragione vorrebbe farti disintossicare ma l'Istinto credo sia di diverso avviso.
Decisamente. E se ne frega alla grande della ragione -.-
Elimina..Buon Anno
RispondiEliminaMaurizio
Buon anno anche a te! Grazie!
EliminaAll'inizio della mia relazione extra coniugale ho rischiato di perdermi. Perché io sono fatta così. La testa e il cuore viaggiano su due binari differenti.
RispondiEliminaPoi...dato che lui non poteva e voleva darmi nient'altro che qualche ora di buon sesso e una splendida amicizia. ..ho capito che dovevo rinsavire.
Io so che c'è e che ci sarà. Questa è la cosa che più voglio da lui.
Ma arrivata al punto in cui sei tu...molto difficile rinsavire. Anzi,impossibile.
C'ho provato e ci sto provando in tutti i modi: a lasciarlo, a dimenticarlo, ad innamorarmi di un altro uomo, a fare sesso con chi più mi aggrada. Ma alla fine è sempre lui che vince. Quindi dici che non ci sarà mai rimedio, eh?
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